Attenzione alla Pianta del Fico: posti in cui non dovrebbe essere collocata

Decidere di dedicare parte del proprio giardino alle piante da frutto vuol dire fare una scelta che cambia la vita in meglio. Consente di vivere un hobby che permette di stare all’aria aperta e di portare in tavola, in diversi momenti della giornata, prodotti all’insegna della salubrità. Fantastico, non è vero?

Prendere questa decisione vuol dire, soprattutto se non si hanno conoscenze nell’ambito del giardinaggio, avere un po’ di difficoltà nella scelta delle piante migliori da mettere a dimora. Oggi siamo qui per parlarti del fico, che ha il grande vantaggio di crescere bene in diversi contesti per via della sua capacità di radicazione, a ragione definibile come ottima.

Quando si opta per il fico, ci si può trovare davanti a due situazioni. La prima riguarda la possibilità di reperire una talea. La seconda, invece, l’acquisto di una piantina che ha già iniziato a crescere (in questo caso, il riferimento è il vivaio di fiducia). Se vuoi conoscere alcuni aspetti tecnici necessari alla buona coltivazione, per esempio dove non posizionare il tuo fico, continua a leggere nelle prossime righe.

Quando è meglio piantare il fico?

In virtù della sua semplicità di radicazione, il fico è una pianta che può essere messa a dimora praticamente in ogni momento dell’anno. L’unica accortezza è quella di evitare, per quanto possibile, i mesi più freddi. Il rischio in tali frangenti è che il gelo del terreno possa compromettere la salute del tuo amato (futuro) albero.

Altro consiglio professionale è quello di evitare i mesi durante i quali avvengono i processi di fioritura e fruttificazione. In questo modo, si evita alla pianta uno shock che non giova certo alla sua salute a lungo termine. Viene quindi da chiedersi quale sia il periodo perfetto per piantare il proprio fico.

I mesi compresi fra ottobre e aprile sono perfetti, avendo sempre cura, come poco fa accennato, di evitare i giorni in cui imperversa il gelo. Se vivi in una zona con un clima particolarmente rigido, cerca di posticipare il più in là possibile la messa a dimora del fico, in modo da avere la certezza che i periodi di grandi gelate siano definitivamente alle spalle (almeno per l’anno in corso).

Il luogo ideale per la messa a dimora e primi step pratici

Dopo aver parlato di quando, vediamo ora dove piantare il fico. Prima di procedere concretamente, assicurati bene che, oltre al clima, per il quale abbiamo dato indicazioni nelle righe precedenti, sia adatto pure il terreno. Evita di mettere a dimora il tuo fico, sia esso una piantina o una talea, in un’area in cui il suolo non sia ben drenante.

Fondamentale è anche la posizione soleggiata – in pieno sole – e il fatto di crescere in un terreno che non sia caratterizzato da momenti in cui dominano gli eccessi di umidità. Una volta individuato il luogo giusto, arriva il momento di concentrarsi sui primi step pratici. Per piantare nel modo giusto il fico, è essenziale innanzitutto scavare una buca. Le sue misure? Almeno 50 cm di profondità (e altrettanti di diametro).

Prima di posizionare il fico, bisogna controllare se si ha a che fare o meno con una piantina a radice nuda. In tal caso, le radici possono essere immerse tranquillamente in acqua, nel letame o nella terra. In tutte le situazioni appena descritte, la pianta ha tutte le chance di attecchire, a patto, ribadiamo, che sia a radice nuda. Dopo averla messa a dimora e chiusa la buca, bisogna annaffiare abbondantemente.

Gestione della concimazione e dell’irrigazione

Soprattutto nel primo anno dopo la messa a dimorare, è essenziale avere cura di irrigare spesso il fico. Aggiungi qualche cucchiaio di concime liquido all’acqua che utilizzi per l’irrigazione. Ti aiuterà a ottimizzare la qualità e le dimensioni delle radici della tua amata pianta. A partire dal secondo anno, devi ragionare in maniera diversa.

Essenziale è infatti cercare, per quello che è nei propri poteri, di contribuire alla produzione di frutti. Spazio quindi all’utilizzo periodico di un fertilizzante granulare di buona qualità. Vanno benissimo pure i prodotti a base di pellet, la cui applicazione dovrebbe iniziare a essere gestita a partire dagli ultimi scampoli della stagione invernale.

Particolare attenzione deve essere dedicata alla stagione di crescita. In questo periodo, per prendersi cura della propria pianta di fico basta concimarla ogni 6 settimane circa facendo ricorso a un concime liquido opportunamente diluito in acqua tiepida. Così facendo, si evita di sovraccaricare il terreno di nutrienti, mantenendo comunque la giusta costanza nel loro rapporto.

Quando raccogliere i fichi?

Tutti questi accorgimenti su dove non piantare il fico e su come prendersene cura hanno uno scopo: arrivare a frutti perfetti e gustosi. Quando raccoglierli? Nel momento in cui, guardandoli e toccandoli, ci si accorge che la buccia diventata bella morbida. Essenziale è altresì monitorare lo stato della polpa interna, che deve essere dolce.

Raccolti i fichi, maneggiali con cura. Evita innanzitutto strumenti diversi dalle mani, che potrebbero schiacciarli. Tolti dalla pianta, spostali in un luogo asciutto e pulito, in modo da conservarli senza che si deteriorino. A questo punto, puoi decidere se essiccarli – soluzione che ti permetterà di utilizzarli in diverse preparazioni, anche salate – congelarli o se trasformarli nell’immediato in una deliziosa confettura.

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